Qual è la definizione di economia digitale (+ articolo ed esempio)

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Foto Digitale

Obiettivi e aspettative educative di Ottimo in questa lezione:

Prerequisiti per lo studio del corso di Influencer Marketing:  

Dai cari amici di Ottimo ci si aspetta che dopo aver studiato questa lezione saranno in grado di:

  • Ricordare Tapscott come colui che ha coniato il termine economia digitale.
  • Comprendere e spiegare la definizione di economia digitale dal punto di vista di Turban.
  • Essere in grado di criticare la definizione tradizionale di persone come Turban prendendo come riferimento il punto di vista di Klaus Schwab (che rappresenta il pensiero moderno nel campo dell’economia digitale).
  • Usare in modo appropriato i termini trasformazione digitale, rivoluzione digitale ed economia digitale.
  • Leggere alcuni articoli sull’economia digitale a seconda delle proprie esigenze.

Economia digitale è uno dei termini che sono diventati più popolari nell’ultimo decennio e, poiché non c’è consenso sulla sua definizione, viene utilizzato al posto di quasi tutti i termini relativi alla tecnologia.

Dall’aumento delle vendite di dispositivi mobili all’incremento del traffico su Internet, dall’analisi del numero di siti attivi al numero di piattaforme digitali, tutto viene discusso sotto la voce “sviluppo dell’economia digitale”.

Questo corso è dedicato alla definizione dell’economia digitale. Diamo uno sguardo più da vicino alle sue caratteristiche, in modo molto breve e introduttivo.

Punti salienti

  • Chi ha coniato il termine economia digitale?
  • Definizione di economia digitale
  • L’economia digitale come quarta rivoluzione industriale
  • Qual è la differenza tra una rivoluzione digitale e un’economia digitale?
  • Alcuni esempi per comprendere meglio il concetto di rivoluzione digitale, di economia digitale e di trasformazione digitale
  • Articoli sull’economia digitale (+ file PDF da scaricare)

Chi ha coniato il termine economia digitale?

Quasi tutte le fonti concordano sul fatto che il primo utilizzo degno di nota del termine economia digitale risalga al libro di Dan Topscott Digital Economy.

Il libro è stato scritto nel 1995 ed è stato pubblicato nel 1996.

Ma potrebbe essere interessante per te sapere che in questo libro di 400 pagine non si trova una definizione chiara di economia digitale.

Naturalmente, le analisi presenti in questo libro sono certamente molto preziose e istruttive.

Ma se vuoi parlare di economia digitale basandoti sulla carriera di Topscott, puoi usare questa descrizione:

Apparentemente si è formata una nuova economia.

In questa economia, le aziende utilizzano la tecnologia dell’informazione.

La tecnologia dell’informazione aiuta le loro operazioni e fornisce le basi per la loro crescita.

Le aziende si connettono meglio e più velocemente.

Questa nuova economia si chiama economia digitale.

Più o meno nello stesso periodo, Nicholas Negroponte, co-fondatore del MIT Media Lab, ha scritto un librointitolato Being Digital  in cui c’è una frase semplice ma importante che racchiude la new economy:

Il nuovo mondo è un mondo in cui i bit hanno sostituito gli atomi.

Negroponte

Definizione di economia digitale

Sebbene non esista una definizione unica di economia digitale, la definizione di economia digitale di Turban nel libro Commercio elettronico può essere un buon punto di partenza:

L’economia digitale, nota anche come Internet Economy, è un’economia basata sulle transazioni/interazioni su Internet.

La maggior parte di queste interazioni riguarda l’e-commerce.

Naturalmente, l’economia digitale include reti di comunicazione digitali cablate e wireless (inclusi Internet e intranet, extranet e VAN), nonché computer, software e altri strumenti di tecnologia dell’informazione.

Sebbene l’opinione di Turban sia importante e influente nel campo dell’e-commerce e dell’economia digitale, va notato che molti esperti, a differenza di Turban, preferiscono considerare l’economia digitale più grande dell’economia di Internet.

Uno di questi esperti è Klaus Schwab. La stessa persona che ha fondato il World Economic Forum (Vertice di Davos).

Vede l’economia digitale come la quarta più grande ondata di industrializzazione della storia.

Definizione di economia digitale come la quarta rivoluzione industriale

Klaus Schwab, nel suo libro The Fourth Industrial Revolution, pubblicato nel 2016, dà uno sguardo diverso e più approfondito sull’economia digitale.

Ti avvisiamo che, se stai cercando la definizione esatta di economia digitale qui, rimarrai deluso.

Ma la carriera di Schwab può fornire un quadro abbastanza chiaro del concetto di economia digitale.

Foto del libro La quarta rovoluzione industriale

Per introdurre il concetto di economia digitale come la quarta rivoluzione industriale, Schwab prima passa in rassegna brevemente le tre rivoluzioni precedenti.

La prima rivoluzione industriale

Questa rivoluzione ha avuto luogo nei secoli XVIII e XIX (approssimativamente tra il 1760 e il 1840). La costruzione delle ferrovie e l’invenzione della macchina a vapore sono considerati i principali simboli e i motori di questa prima rivoluzione industriale.

Con la prima ondata della rivoluzione industriale si formarono fabbriche e il lavoro meccanico venne in aiuto della manodopera per aumentare la produzione.

La seconda rivoluzione industriale

La seconda ondata della rivoluzione industriale si è verificata tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo.

L’invenzione dell’elettricità, l’invenzione del metodo di produzione di massa, la comprensione del concetto di linea di produzione e la divisione del lavoro hanno dato origine alle fabbriche odierne.

Il grande pubblico di solito ricorda i risultati della seconda rivoluzione industriale quando parla di industria.

 La terza rivoluzione industriale

Questa rivoluzione può essere chiamata rivoluzione digitale o rivoluzione informatica.

È nata con l’invenzione dei semiconduttori, con la riduzione dei costi di produzione e delle dimensioni dei transistor e con la costruzione dei computer e successivamente è cresciuta con il rimedinsionamento dei computer, con  l’avvento di Internet e con l’invenzione dei telefoni cellulari.

La quarta rivoluzione industriale (economia digitale)

Dopo lo sviluppo degli strumenti digitali e la pervasività degli effetti della rivoluzione digitale, è iniziata un’altra ondata che potrebbe essere chiamata Quarta Rivoluzione Industriale o economia digitale.

Klaus Schwab elenca alcune delle tendenze che hanno portato alla formazione e allo sviluppo dell’economia digitale. Eccole:

  • Gli strumenti ausiliari sono diventati essenziali e personalizzati, ma anche poco costosi e più pervasivi.
  • I sensori, di tutti i tipi, sono diventati più piccoli ed economici e una varietà di ricevitori e di sensori potrebbe essere installata sugli esseri umani e sui loro dispositivi.
  • Il ricorso all’intelligenza artificiale e all’apprendimento automatico è aumentato a tal punto che il suo utilizzo ha trovato anche una giustificazione economica.

Schwab spiega che sebbene in apparenza molti di questi risultati e tendenze esistessero già, è stato l’emergere di tre caratteristiche a portare alla nascita e alla crescita dell’economia digitale:

  • Il ritmo di sviluppo e di fornitura di nuovi prodotti e invenzioni è aumentato all’improvviso.
  • L’accesso alla tecnologia è andato oltre una specifica area geografica o classe sociale.
  • La tecnologia, invece di essere uno strumento al servizio dei sistemi come in passato, è diventata artefice di nuovi sistemi.

Klaus Schwab cita Andrew McAfee dicendo: “Abbiamo il diritto di chiamare la nuova era la Seconda Era della Macchina”.

[Lezione correlata: chi è Andrew McAfee? ]

Qual è la differenza tra una rivoluzione digitale e un’economia digitale?

È opportuno ricordare due punti delle parole di Schwab.

Il primo è il ruolo della tecnologia più economica e pervasiva nello sviluppo dell’economia digitale (Quarta Rivoluzione).

Il secondo e più fondamentale punto è che nella terza rivoluzione (la rivoluzione digitale), gli strumenti sono venuti in aiuto dei vecchi sistemi e sono stati messi a loro disposizione.

Ma la quarta rivoluzione (la formazione dell’economia digitale) si è avuta quando i sistemi sono diventati strumenti per la tecnologia digitale, che si è imposta sulle altre strutture e sugli altri sistemi.

Quando vediamo le stesse vecchie cose, gli stessi vecchi processi, le stesse vecchie funzioni, che vengono eseguite utilizzando strumenti digitali, siamo di fronte a una rivoluzione digitale. Molti Paesi in via di sviluppo stanno sperimentando la tecnologia digitale a questo livello.

Ma ogni volta che assistiamo allo svolgimento di lavori e servizi e alla creazione di valori che prima non esistevano e sono stati effettivamente creati dalla tecnologia, soprattutto quando vediamo che le strutture tradizionali si stanno indebolendo e vengono distrutte e sostituite da strutture digitali, abbiamo a che fare con l’economia digitale.

Il commercio elettronico non deve essere confuso con l’economia digitale.

L’e-commerce è importante e necessario.

Ma è bene ricordare che l’e-commerce esisteva anche prima di Internet.

La vera conquista della tecnologia digitale è l’economia digitale.

Suggerimento importante:

In questa fase, ripassa la lezione sulla trasformazione digitale e fai anche gli esercizi. Ti aiuterà a comprendere meglio questa discussione.

Lì abbiamo visto che la questione della trasformazione digitale è un sottoinsieme della rivoluzione digitale e non rientra nel regno dell’economia digitale.

In pratica, l’economia digitale è un evento importante nell’economia nazionale e globale. Ma la trasformazione digitale è un programma di cambiamento organizzativo.

Alcuni esempi per comprendere meglio la rivoluzione digitale, la trasformazione digitale e l’economia digitale

Sappiamo che la distinzione tra rivoluzione digitale ed economia digitale non è del tutto precisa e automatica. Non possiamo mettere cambiamenti, sviluppi e dibattiti in un gruppo o nell’altro.

Se si enfatizza questa divisione, è soltanto per aprire le nostre menti e per comprendere l’economia digitale. Non possiamo limitarci all’entusiasmo per la rivoluzione digitale.

Quindi leggi i seguenti esempi considerando le spiegazioni di cui sopra (che i confini non sono completamente rigidi e chiari).

  • Uno dei risultati della rivoluzione digitale è che i computer e i laptop di casa nostra oggi sono più potenti dei supercomputer di un decennio fa.
  • Il fatto che la realtà virtuale e la realtà aumentata ci siano state messe a disposizione come strumento è un esempio degli effetti della rivoluzione digitale.
  • Il fatto che nella nostra azienda il processo contabile o la gestione delle risorse umane avvenga tramite software è un esempio di trasformazione digitale. Perché abbiamo utilizzato i risultati della rivoluzione digitale per il cambiamento organizzativo.
  • L’avvento di Facebook, Instagram, di altri social network e di software di messaggistica è un esempio dell’economia digitale. Basandosi sui risultati digitali, hanno creato una nuova attività, una nuova industria e una nuova economia e hanno sostituito alcune attività tradizionali. Meccanismi per la generazione di affari e reddito che prima non esistevano e che non potevano essere immaginati.
  • L’emergere del denaro digitale (come BitcoinEthereum e Dent) è una parte importante dell’economia digitale. Perché prima della rivoluzione digitale hanno inventato un modello chiamato Blockchain.
  • Google, Bing, Yahoo e altri motori di ricerca fanno parte dell’economia digitale. Perché le nuove attività hanno creato nuovi livelli di operazione, nuove attività e fonti di entrare che prima non esistevano. Hanno creato un nuovo paradigma e non uno strumento per un vecchio processo.
  • Chiunquepossa progettare o sviluppare un sito o un sistema software è un attivista della rivoluzione digitale. Ma se può rivolgersi a un’organizzazione e aiutarla a digitalizzare i processi (che non riguarda solo il sito), è entrato nel mondo della trasformazione digitale. Anche chi ha lanciato piattaforme come YouTube, Amazon, Google, Alibaba ed eBay è entrato nel gioco dell’economia digitale.

Alcuni articoli sull’economia digitale

Con una piccola ricerca su vari siti web, puoi trovare una vasta gamma di report e diarticoli sull’economia digitale.

Ma poiché molti di questi sono contenuti promozionali e, d’altra parte, alcuni contributi preziosi non sono ben noti, eccone una lista per te.

Tutti questi articoli sono in inglese e sono stati generalmente pubblicati negli ultimi anni. Ma hanno parole e frasi semplici e non sono difficili da capire, anche per coloro che non sono molto forti in inglese.

Vincere i concorsi sull’economia digitale (per le banche)

L’azienda Accenture ha pubblicato un articolo che si chiama Winning in the digital economy, che è semplice epreciso.

Usando delle metafore, (nuovo mondo, scarpe nuove), parla di nuovi modelli di business adatti alle banche e del ruolo del mondo bancario nell’economia digitale.

Vincitori e vinti dell’economia digitale

Harvard Business Review  ha scritto Competition in 2020.

Contiene molti punti interessanti. Ma forse uno dei più convincenti è la classificazione dei diversi settori in base al tasso di cambiamento dovuto allo sviluppo dell’economia digitale.

L’industria delle comunicazioni e dei media è in prima linea nelle industrie che, secondo Harvard, dovrebbero avere cambiamenti fondamentali, seguite dall’industria finanziaria e dalla tecnologia.

Le aree dei servizi specializzati e del settore dell’istruzione sono quelle successive.

Tasse nell’economia digitale

Se ascolti le parole di attivisti economici ed esperti fiscali, vedrai che non sono interessati a separare l’economia digitale da quella non digitale.

Ti spiegano che ora tutte le economie sono intrecciate e non dobbiamo preoccuparci di  definire l’economia digitale.

È importante poter tassare le attività dell’economia digitale, come quelle tradizionali. Perché altrimenti, con la migrazione del fatturato dallo spazio fisico al digitale, i governi dovranno affrontare seri problemi di entrate.

Per entrare in questa discussione, un articolo di Albert e Spengel pubblicato sul World Tax Journal potrebbe essere un buon punto di partenza.

Le basi della nostra economia digitale

L’altro articolo che presentiamo qui è il lavoro di esperti olandesi ed è un rapporto preparato per educare e informare i politici olandesi di alto livello.

La seconda metà di questa relazione riguarda i Paesi Bassi e non ci interessa.

Ma consigliamo questo articolo perché nella prima parte (fino a pagina 12) si possono trovare spiegazioni generali, scientifiche e semplici insieme a preziosi diagrammi sulla struttura dell’economia digitale e sui suoi principali attori.

Poiché è impostato per un pubblico disinformato (politici), può essere utile e informativo anche per noi.

Abbracciare e accettare l’economia digitale

Non si può parlare di economia digitale e non parlare del settore della telefonia mobile e del suo ruolo nell’economia digitale.

La GSMA, o Mobile World Association, persegue gli interessi degli operatori di telefonia mobile in tutto il mondo e di solito pubblica rapporti per le parti interessate del settore sulle tendenze attuali e future della tecnologia.

Questa volta GSMA, in collaborazione con BCG (Boston Consulting Group), uno dei più grandi gruppi di consulenza manageriale al mondo, ha preparato un report sull’economia digitale, sulla digitalizzazione e sulle relative politiche. Ti consigliamo di leggerlo, soprattutto per  le cifre e le statistiche che fornisce.

Rapporto di consulenza sull’economia digitale

Lo stesso vale per il rapporto del governo (per i Paesi Bassi).

Il rapporto è stato scritto da un gruppo di consulenti senior presso il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti per essere utilizzato in vari dipartimenti governativi.

Le persone che lo hanno creato sono i grandi dell’economia digitale mondiale (vedi pagina 5 dell’introduzione).

La sezione che potrebbe interessarti è alle pagine che vanno dalla 12 alla 17, che delineano cinque principali opportunità dell’economia digitale per il mercato del lavoro. Certamente le economie dell’Italia e degli Stati Uniti sono molto diverse. Ma gli argomenti e le spiegazioni sono così generali che possono essere molto istruttivi e stimolanti anche per noi.

Ciò che è stato menzionato qui era una panoramica molto breve e incompleta del dibattito sull’economia digitale.

In futuro, in lezioni indipendenti, completeremo questa introduzione.

 

Il Blog del sito OttimoSitoWeb (il sito che stai leggendo ora) è una sorta di glossario che integra il sito di formazione di  Ottimo Academy  .

Se sei interessato, puoi consultare  la lista dei corsi di Ottimo Academy  o semplicemente sfogliare i titoli dei nostri corsi MBA online.

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Una risposta

  1. Sono molte le definizioni che vengono date all’economia digitale. Ma nessuna di esse mi soddisfa pienamente.

    La mia definizione di economia digitale è la seguente: “l’economia digitale è la produzione e il consumo di beni e servizi digitali utilizzando come fattori di produzione il lavoro digitale e il capitale digitale, e come mezzo di scambio la moneta digitale”.

    La mia è una definizione operativa dell’economia digitale, e deriva direttamente dalla struttura, dai processi e dalla organizzazione che sono basati sul digitale. Questo insieme di struttura, processi e organizzazione digitale è il Centro di Elaborazione Dati (Ced).

    Il Ced non va identificato con il “Data Center” (che altro non è che lo spazio in cui sono collocate le macchine, i computer, i server, i modem, i dischi, ecc.), ma è l’insieme di persone e tecnologie informatiche preposte all’erogazione dei servizi informatici.

    Il Ced è a tutti gli effetti il prototipo dell’Economia Digitale, della Società Digitale.

    La scienza economica che descrive la Digital Economy è la Digital Economics, che io ho chiamato Economatics (Economatica).

    L’Economatics (ovvero, l’Economatica) è la fusione di due grandi discipline: Economics e Computer Science (ovvero, Informatics).

    Digital Economics e Digital Money nascono insieme: non è possibile parlare di economia digitale senza parlare di moneta digitale.

    Nell’economia digitale la moneta digitale, i beni digitali e i servizi digitali restano all’interno del mondo digitale. Ne deriva che l’economia digitale non sostituisce l’economia analogica (o tradizionale) ma ne è la parte complementare.

    La mia predizione è che in una nazione ad alta densità digitale esisterà una doppia circolazione della moneta: la moneta tradizionale e la moneta digitale.

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