Keyword, che cosa sono? Che ruolo hanno nella seo?

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Cosa sono le keyword? Come si usano all’interno di un articolo in SEO?

Ne abbiamo parlato brevemente in un articolo propedeutico e in un altro abbiamo visto come si suddividono.

Ma che cosa sono?

DEFINIZIONE

Le parole chiave (attenzione, non le parole chiavi), traduzione italiana del termine keyword, sono le parole o le frasi per cui vogliamo che i motori di ricerca indicizzino il nostro articolo e lo mettano il più in alto possibile. Ma soprattutto sono sono le parole per cui vogliamo che le persone ci trovino quando fanno le loro ricerche sul web.

Se ci fate caso, la parola indicizzare assomiglia molto alla parola indice. Se, ad esempio, pensiamo a un indice bibliografico, i libri cui facciamo più caso sono senz’altro primi mentre è molto probabile che ignoriamo gli ultimi della lista. Soprattutto se la lista è molto lunga. Tenete conto che per una ricerca ci possono essere miliardi di risultati.

Ricordiamo che anche quando una keyword è formata da più parole è sempre una sola. “Pappa per gatti sterilizzati” è una sola parola chiave.

COME SI USANO LE KEYWORD NELLA SEO?

Quando si scrive un articolo in SEO ci sono le regole da seguire e alcune riguardano le keyword. Non sono ferree ma quasi.

La prima è che la prima frase deve contenere la keyword. Il motivo? Il lettore deve capire subito di che cosa si sta parlando.
È vero che ci sono il titolo e la metadescription ma in questo è uno di quei casi per cui vale il principio repetita iuvant.

Deve essere messa anche del titolo e nei titoletti (almeno un paio di volte). Ma non oltre il 75%: vi consigliamo di non esagerare.

I titoletti aiutano i motori di ricerca quando vanno a fare la scansione per aggiornare la serp (e quindi a vedere se ci sono articoli e pagine da indicizzare). E aiutano il lettore a capire su che cosa è incentrata quella sezione del testo. Riprendendo il nostro esempio, un titoletto potrebbe essere: “pappa per gatti anziani sterilizzati”.

Alcuni consigliano di metterla anche alla fine del testo.

Va inserita anche nella metadescription. A questo argomento dedicheremo un articolo a parte. E deve esserci nello slug (i cari amici di Ottimo lo dovrebbero sapere perché ne abbiamo già parlato).

CHE COSA SONO LA KEYWORD DENSITY E LA KEYWORD STUFFING?

Riprendiamo il discorso dell’esagerazione. Quante volte bisogna ripetere la chiave in un testo? La regoletta dice: tra lo 0,5% e 2%. Si chiama keyword density.

Solo che è sempre più importante che un testo scorra in modo naturale e gradevole. Pertanto, quando si utilizzano alcune parole chiave, una keyword density alta (del 2% o anche un po’ meno) può rendere il testo abbastanza pesante. In altri casi può essere anche del 2%.

Molti csperti considerano questa regola desueta.

Un errore che si fa spesso è forzare il testo per farci stare dentro la parola chiave.

C’è poi la keyword stuffing, che è quando si esagera con la parola chiave.

Qui siamo oltre il concetto di keyword density alta. Anche perché alcuni lo fanno in malafede. Anzi, lo facevano.

Infatti, la keyword stuffing non piace ai motori di ricerca e può essere motivo di penalizzazione. Inoltre, pesa negativamente sulla user experience ed è anche per questo che fa arrabbiare i motori di ricerca.

In realtà, il secondo problema si potrebbe risolvere: basta scrivere una parte di testo dello stesso colore dello sfondo. Nel nostro caso, di bianco. Un tempo, alcuni blogger mimetizzavano in questo modo alcune parole. Parole che, a volte, non c’entravano niente con il resto. Come se in questo articolo ci fosse scritta in bianco, tante volte, la parola “Ucraina”.

L’idea era: “se faccio così, i motori di ricerca mi trovano”. A quei tempi, Google non era in auge e i motori di ricerca erano meno intelligenti di adesso. Adesso i motori di ricerca hanno capito questo trucchetto e non lo gradiscono. Anzi, tutto il contrario. Oggi nessun seo copywriter serio lo fa.

Comunque, alcuni plugin ci segnalano se esageriamo con le parole chiave (lo si può fare in buona fede).

È (quasi) uguale

Se una parola chiave è composta da più termini, i due termini non devono stare per forza vicini. Ad esempio, possiamo scrivere anche “pappa per gatti che sono stati sterilizzati”.

Possiamo invertire la posizione. C’è stato un incidente tra due treni= due treni hanno avuto un incidente.

Infine, gli algoritmi sono in grado di capire anche i sinonimi. Se una persona cerca cassaforte a terra, tra i risultati vedrà anche gli articoli indicizzati come casseforti a pavimento. A meno che non scriva “cassaforte a terra”, utilizzando le virgolette alte “”

Adesso ci rimane da capire come scegliere le parole chiave ma ci torneremo un’altra volta.

 

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la redazione

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