Ecosia, il motore di ricerca green

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Ecosia, il motore di ricerca green

Continuiamo con la carrellata dei motori di ricerca diversi da Google e, dopo DuckDuckGo, parliamo di Ecosia.

Proprio come nel caso di DuckDuckGo, il suo vantaggio competitivo non risiede nelle performance inerenti alle query. Non che non dia risultati soddisfacenti ma la qualità è inferiore rispetto a Google.

I FINI DI ECOSIA

Ma perché una persona dovrebbe utilizzare Ecosia come motore di ricerca?

Si potrebbe intuire la risposta già dal nome: Eco-sia. È un motore di ricerca attento all’ambiente. Il suo payoff, Il motore di ricerca che pianta alberi, conferma l’ipotesi.

Ma come fa un motore di ricerca a piantare alberi?

In sintesi, Ecosia spende l’80% dei proventi pubblicitari in piantumazioni (parliamo di pubblicità online).  Non solo: tutti profitti derivanti dalla pubblicità online vengono investiti per migliorare la situazione climatica.

La maggior parte dei progetti riguarda Paesi in via di sviluppo come il Ghana, il Madagascar, il Burkina Faso e la Tanzania. Tuttavia, uno è stato fatto in Spagna perché comincia ad avere problemi di desertificazione. Grazie a Ecosia, dal 2017 al 2020, nel comune di Vélez-Blanco sono stati piantati circa 140.000 alberi su una superficie di 240 ettari.

Ricordiamo anche quelli in Brasile e in Costa Rica.

QUALCHE INFORMAZIONE

Ecosia è disponibile in inglese, spagnolo, francese, italiano, olandese, svedese e tedesco. Quest’ultima è la lingua del suo fondatore, Christian Kroll, nato a Norimberga. Christian Kroll è tuttora il proprietario di Ecosia, che è stato lanciato il 7 dicembre 2009. Non è un giorno come gli altri: in quel giorno si tenne la conferenza di Copenaghen sui cambiamenti climatici.

Inoltre, la sede dell’azienda si trova a Berlino. Ma forse non è appropriato parlare di azienda in quanto dichiara di essere senza scopo di lucro.

PRIMA DI ECOSIA

Prima di Ecosia, Kroll aveva creato i seguenti motori di ricerca: Xabbel, Forestle, Znout e Treely.

Con Xabbel.org finanziò dei progetti umanitari in Nepal e in Etiopia. Purtroppo, a causa di problemi strutturali come la scarsità di elettricità, sono tramontati e nel 2010 il sito ha chiuso.

Nell’agosto del 2008 Kroll aprì Forestle.org con l’intento di contribuire alla riforestazione di un tratto di costa atlantica tra l’Argentina e il Brasile.

Znout.org, il cui nome sta per zero negative output, era un motore di ricerca carbonicamente neutrale perché compensava le emissioni di anidride carbonica derivanti dal suo funzionamento.

Nel 2011 venne aperto il motore di ricerca Treely.org.

Nell’agosto 2013, Forestle, Znout e Treely hanno chiuso e i loro URL sono stati reindirizzati al sito di Ecosia.

ALTRO

Il 3 luglio 2020 è un altro giorno speciale per sito: secondo il suo contatore, quel venerdì è stato piantato il cento milionesimo albero. In soldoni, ogni 45 ricerche che facciamo, ne facciamo mettere uno. Inoltre, c’è una sinergia con Microsoft e uno dei suoi sponsor è il WWF.

A proposito di Microsoft, la tecnologia è quella di Bing (ma Ecosia ha anche dei suoi algoritmi).

Microsoft gestisce pure la pubblicità.

Dal 2017, Ecosia, grazie un impianto fotovoltaico da 531 kW, rimuove più anidride carbonica di quanta non ne produca.

Inoltre, ha aperto un e-commerce.

Nell’ottobre 2020, la società di Ecosia ha lanciato il progetto Tree Card, che è una carta di debito: l’80% delle commissioni viene utilizzato per finanziare dei progetti di rimboschimenti.

SUCCESSO E RECENSIONI

Attualmente, 8 milioni di persone usano questo motore di ricerca. La maggior parte di loro vive nell’area germanofona, in Francia o nel Regno Unito.

Ma anche in Italia ha i suoi estimatori. Vediamo qualche recensione.

Ottimo Motore di Ricerca e Ottimo il…
Ottimo Motore di Ricerca e Ottimo il Loro Lavoro per il Pianeta!!! ecosia.org E L’Applicazione OTTIMAAA!!!! Sarebbe Bello anche Vedere una Collaborazione Google insieme Ecosia!!!! Sarebbe Stupendo!! Aiutiamo il Pianeta ha Urgentemente Bisogno di Aiuto!!!

 

Per ogni 45 ricerche effettuate (circa) verrà piantato un albero: non userò mai più altri motori di ricerca, visto che con delle semplici ricerche posso contribuire a salvaguardare l’ambiente.

 

Inoltre, è in crescita anche negli Stati Uniti.

 

Ecosia, di cui esiste anche l’applicazione, è buono anche dal punto di vista della privacy.

 

Voi lo usate? Fatecelo sapere.

la redazione

la redazione

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