Quora, il fondato da due ex dirigenti di Facebook

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Immagine Quora

Conoscete Quora? Se avete risposto no, vi consigliamo di andare a scoprirlo perché si tratta di uno dei social più interessanti e meno beceri del web.

INFORMAZIONI SU QUORA

Prima di spiegarvi di che cosa si tratta, vi diamo un’informazione di carattere storico. Questa informazione riguarda il fatto che Quora è stato fondato da due ex dipendenti di Facebook, Adam D’Angelo (era direttore tecnico dell’azienda di Zuckerberg) e Charlie Cheever. Era il 2009.

La sua storia è l’opposto di quella di WhatsApp e poi diventa simmetrica. Infatti, se vi ricordate, i due fondatori di WhatsApp hanno fatto un colloquio per andare a lavorare a Facebook ma non stati presi. Però, dopo che hanno creato WhatsApp, li ha chiamati Zuckerberg in persona e sono stati assunti da Facebook. Ma poi se ne sono andati.

Quora è un social basato sulle domande e sulle risposte. Si può scegliere la lingua, l’argomento specifico e la macro categoria. Tutti possono porre qualsiasi domanda e tutti possono rispondere. Le risposte possono essere valutate e commentate. .

Il fatto che si possa scegliere la lingua permette un’interazione tra utenti che vivono in Paesi diversi in cui si parla lo stesso idioma. Ma anche chi vive altrove può intervenire se conosce la lingua. Ad esempio, nella pagina in francese si trovano transalpini, canadesi del Quebec, valloni eccetera. E anche persone che non sono francofone.

Molte persone lo hanno definito la versione migliorata di Yahoo Answer. Non hanno torto. Anche se Yahoo Answer non era male.

Il problema è sempre l’attendibilità delle risposte e il principio è quello della verifica da parte degli altri utenti. Se scrivo una cosa errata, può arrivare qualcuno e dimostrare che ho torto. In più, la valutazione gioca un ruolo importante.

Come funziona?

Quando viene posta una domanda, Quora chiede a chi ha già dato una risposta su un argomento simile di dare il proprio contributo.

Lo fa anche via mail. Sempre via mail avvisa i propri utenti quando reputa che vi siano delle novità importanti per loro.

Inoltre, questo social ha un sistema che evita che le persone facciano delle domande che sono già state poste. Un’altra cosa da dire è che è possibile seguire altri utenti.

Esiste anche la possibilità di iscriversi a un programma che permette di guadagnare dando risposta esaustive e facendo domande che stimolano risposte articolate.

Invece, molti esperti sconsigliano di inserire link a siti commerciali o contenuti pubblicitari perché la community di Quora non gradisce. Potremmo dire che questo social è utile per arricchirsi interiormente e ad aumentare il proprio bagaglio culturale ma non a fare soldi. A parte il sistema cui abbiamo accennato poco fa.

Comunque sia, ha un valore di circa due miliardi di dollari (dati non ufficiali).

CONSIDERAZIONI FINALI

Per concludere, possiamo dire che si tratta di un social abbastanza di nicchia. Il Paese in cui è più conosciuto sono gli Stati Uniti ma si sta diffondendo anche altrove.

A quello americano partecipano anche personaggi famosi come la Clinton.

Un altra cosa importante di Quora è che non ci sono hater (almeno, noi non ne abbiamo incontrati). Su quest’ultimo aspetto incide il fatto che si debba iscrivere con il proprio nome.

In Italia è arrivato nel 2017. Personalmente, non mi piace molto il Quora italiano: preferisco altre versioni. Ma sono gusti.

Da un punto di vista grafico, è lineare. È anche ben riconoscibile, con il suo rosso scuro. e la sua Q bianca.

Come esercizio, vi chiediamo di dargli un’occhiata.

 

la redazione

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