Cannibalizzazione delle parole chiave: un errore

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parole chiave

Parliamo della cannibalizzazione delle parole chiave.

Di che cosa si tratta? È un errore che consiste nell’usare la stessa parola chiave per più di un articolo.

Perché è un errore? Perché può creare problemi ai motori di ricerca quando devono indicizzare un articolo. Di conseguenza, il posizionamento del sito ne potrebbe risentire.

Se si scrivono tanti articoli, è probabile che lo si commetta. In pratica, gli articoli del sito competono tra di loro e i motori di non sanno quale posizionare più in alto. C’è anche un problema correlato: dopo un po’ le idee possono scarseggiare. Di conseguenza, si corre il rischio d’incappare in questo errore.

Ma Yoast ci aiuta: se la usiamo due volte ci fa la faccina gialla. Ma se la adoperiamo tre volte, ci fa la faccina rossa. Questo significa che si tratta di un errore grave.

ETIMOLOGIA

Perché si chiama cannibalizzazione delle parole chiave? Prima vediamo che cos’è la cannibalizzazione. Se andiamo su Wikipedia, possiamo leggere:

Il termine cannibalizzazione è utilizzato in più ambiti, sono di seguito riportati i più comuni.

A noi interessa quello che riguarda l’economia.

Con il termine cannibalizzazione, in ambito economico, si intende quel fenomeno per il quale il profitto aziendale tende a diminuire drasticamente per effetto dell’introduzione sul mercato, da parte dell’azienda stessa, di un nuovo prodotto di basso valore.

L’introduzione di un nuovo prodotto prevede un forte investimento e un duplice rischio sia economico di breve che di lungo periodo in termini di quote di mercato per quei prodotti già maturi. Da non sottovalutare ad esempio lo spostamento di fascia di clienti aziendali già acquisiti che passando da un prodotto di alto livello a uno più economico abbassano ancor più il profitto.

In pratica, la cannibalizzazione delle parole chiave è un problema che richiama quello che abbiamo appena riportato.

 

ALTRI ASPETTI DELLA CANNIBALIZZAZIONE DELLE PAROLE CHIAVE

Un problema non da poco della cannibalizzazione delle parole chiave riguarda il CTR, cioè il rapporto tra visualizzazioni e click. Infatti, possono darsi due casi. Ipotizziamo che 100 persone visualizzino nella serp i title di entrambi gli articoli.

A) La distribuzione dei click sarà nettamente a favore di uno dei due. In altre parole, saranno molte di più le persone che apriranno un articolo rispetto a quelle che apriranno l’altro.

B)  Il numero di persone che cliccherà sul link del primo sarà più o meno uguale a quello delle persone che cliccheranno sul secondo.

Nel secondo caso, il problema è più grave perché le due pagine si portano via forza a vicenda. Infatti, la situazione A non è particolarmente problematica, a meno che non puntiamo molto sul contenuto meno visualizzato.

Nel caso B, è come se un contenuto pesasse, mettiamo, 55 e l’altro 45.

Ma per essere posizionati bene dai motori di ricerca è meglio una pagina che viene aperta da 100 persone rispetto a due che vengono aperta ognuna da 50 persone (o comunque se c’è una situazione di equilibrio).

Perché sappiamo che per Google un ctr alto è un fattore positivo di ranking.

Un altro fattore di ranking è il linkbuilding, cioè il numero di link ricevuto da altri siti. Anche in questo caso, meglio 100 link su una pagina che 50 su due. Ricordate quando abbiamo parlato di link juice? Per riprendere quell’esempio, ai fini del posizionamento è meglio avere un bicchiere pieno fino all’orlo che due pieni fino a metà.

Qualcuno obietterà: ma non è favorito l’articolo che sta più in alto nella serp? In teoria sì ma non è scontato. Inoltre, visto che Google personalizza i risultati delle ricerche, non è detto che la mia serp sia uguale alla vostra. Anzi, quasi certamente non lo è.

Invece, abbiamo visto che DuckDuckGo non fa questa operazione.

Esiste anche un problema di link interni: se impostiamo due articoli con la stessa parola chiave, potremmo correre il rischio di dimenticarci di uno di loro. Che, di conseguenza, rimarrà un contenuto orfano.

Due casi diametralmente opposti

La situazione si complica ulteriormente perché Yoast ci segnala se e solo se utilizziamo la stessa keyword. Basta una variazione minima e il suo aiuto viene meno.

Come se non bastasse, possiamo avere un caso di cannibalizzazione delle parole chiave anche se le keyword sono diverse. Quando?

Quando l’intento di ricerca è lo stesso. Infine, in modo analogo e contrario, non è detto che due articoli entrino in conflitto pur avendo la stessa parola chiave.

Avviene quando soddisfano due intenti di ricerca differenti (per esempio, informazionale e commerciale).

 

Fateci sapere se l’articolo vi è piaciuto.

 

la redazione

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