Bert aiuta Google a capire meglio le parole e le query

Share on facebook
Share on twitter
Share on linkedin
Share on whatsapp
Google Bert

Il 25 Ottobre 2019 Google ha lanciato Bert dicendo che avrebbe apportato “un miglioramento significativo del modo in cui comprendiamo le query”.

Google ha detto anche che Bert “rappresenta il più grande balzo in avanti negli ultimi cinque anni e uno dei più grandi balzi in avanti nella storia delle ricerche sul web“.

L’annuncio ufficiale è stato fatto il 25 Ottobre 2019 ma Google ne aveva parlato apertamente nel maggio 2019 e nel novembre del 2018.

A CHE COSA SERVE BERT A GOOGLE?

Che cos’è BERT? Si tratta di un sistema di elaborazione del linguaggio naturale che è diventato parte dell’algoritmo di ricerca di Google.

BERT è un acronimo e significa Bidirectional Encoder Representations from Transformers.

Senza entrare in spiegazioni tecniche, la cosa che per noi è interessante è il fatto che l’algoritmo legga l’intera sequenza di parole contemporaneamente. Può guardare sia a sinistra sia a destra della parola di cui sta cercando di capire significato. Comprende il contesto e capisce le parole in relazione a esso.

Google ha detto che adesso è possibile “non solo di rispondere alle domande ma anche di astenersi quando viene presentata una domanda a cui non è possibile rispondere in base al modo in cui è stata formulata”.

Storicamente, gli aggiornamenti dell’algoritmo di Google si sono sempre concentrati sulla lotta allo spam e alle pagine web di scarsa qualità, ma non è quello che fa BERT.

Fondamentalmente, BERT deve aiutare Google a capire di più sul contesto di una query di ricerca al fine di restituire i risultati più pertinenti,

BERT non valuta in alcun modo la qualità di un sito web, delle sue pagine o dei suoi post.

ESEMPI

Google ha fornito alcuni esempi di come i risultati della SERP sono cambiati in seguito all’introduzione di BERT.
Prima, Google non era in grado di riconoscere parole come “a” e “non. Parole possono essere fondamentali per comprendere nel modo corretto una frase e una query e presentare i risultati i più pertinenti. Adesso, con l’avvento di Bert, l’algoritmo è capace di farlo.

Un caso che viene citato spesso è il seguente.

Prendiamo la query “brazil traveler to usa need a visa”.

Quando non esisteva questo sistema, i risultati restituiti erano adatti ai cittadini americani diretti verso il Brasile. Mentre la domanda (il viaggiatore brasiliano negli Stati Uniti ha bisogno di un visto?) riguarda i cittadini brasiliani che devono andare negli Usa.

Adesso, i siti che vengono mostrati sono pertinenti con l’intento di ricerca.

Se l’articolo vi è piaciuto, fatecelo sapere.

 

la redazione

la redazione

0

Leave a Replay

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Tieniti aggiornato sui corsi on line e sulle promozioni